I5JFG Story
Sono molte le occasioni e le cause che possono far diventare radioamatore un ragazzo. Già all’età di 14 anni ero attratto da tutto ciò che era tecnologia. La mia curiosità era tanta e questa era indubbiamente la mia personale predisposizione che è assolutamente necessaria. L’occasione fu data dalla famiglia che abitava accanto alla nostra in stretta amicizia con i miei genitori. I nostri giardini erano contigui, io scavalcavo il muretto divisorio e ogni giorno curiosavo nella loro casa. Il padre era un appassionato di meccanica, il figlio minore era un
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Io e Massimo (KLB) facemmo amicizia con Gianfranco I5PKP e quasi tutte le Domenica mattina andavamo a trovarlo. La sua soffitta era piena di apparecchiature in parte Surplus in parte autocostruite, c’erano ricevitori, modulatori, oscillatori, strumenti, componenti di ogni genere. Noi eravamo solo due ragazzi e di fronte a tutto ciò e alla esperienza di Gianfranco, radioamatore sin dagli anni ’40, rimanemmo estasiati: un mondo nuovo pieno di stimoli si apriva progressivamente ai nostri occhi. Questo ci spinse ad allargare le nostre conoscenze che allora non andavano oltre la galena.
In soffitta avevo una piccola stanza di 3x2m (era una cameretta) e questa divenne per molti anni il mio regno. Vi misi 2 tavoli e una piccola libreria. Qui iniziai i miei piccoli esperimenti con la radio ovviamente con le poche cose di cui disponevo. In quel periodo come prima antenna usai una semplice filare a
presa calcolata con discesa in piattina da 300 ohm di 10m, la W0WO, che andava dal tetto di casa mia a quello della casa di fronte che era la casa dei genitori di Carlo I1APK e in pratica era posta dove anni prima l’aveva messa Carlo. Con questa antenna ascoltai i primi radioamatori italiani in 40m in AM con il mio vecchio ricevitore commerciale Phonola sintonizzato sulle onde corte. Ovviamente lo spazio dei 40m sulla scala parlante era di pochi millimetri e pertanto faticavo non poco a sintonizzare le poche stazioni che riuscivo ad ascoltare. Con questo ricevitore non potevo certo iniziare una attività di SWL. Mi venne incontro Gianfranco che mi fornì un suo vecchio RX autocostruito a doppia conversione un po’ sordo e instabile ma fu l’inizio dei miei ascolti. Così a fine gennaio 1963 iniziai a scrivere i miei ascolti sul log di stazione dapprima in 40m poi anche in 20m. Iniziai ad inviare le mie prime Qsl (simile a quella di Michele I5MIK) e dalla primavera partecipai a qualche Contest nazionale SWL.
In soffitta avevo una piccola stanza di 3x2m (era una cameretta) e questa divenne per molti anni il mio regno. Vi misi 2 tavoli e una piccola libreria. Qui iniziai i miei piccoli esperimenti con la radio ovviamente con le poche cose di cui disponevo. In quel periodo come prima antenna usai una semplice filare a
presa calcolata con discesa in piattina da 300 ohm di 10m, la W0WO, che andava dal tetto di casa mia a quello della casa di fronte che era la casa dei genitori di Carlo I1APK e in pratica era posta dove anni prima l’aveva messa Carlo. Con questa antenna ascoltai i primi radioamatori italiani in 40m in AM con il mio vecchio ricevitore commerciale Phonola sintonizzato sulle onde corte. Ovviamente lo spazio dei 40m sulla scala parlante era di pochi millimetri e pertanto faticavo non poco a sintonizzare le poche stazioni che riuscivo ad ascoltare. Con questo ricevitore non potevo certo iniziare una attività di SWL. Mi venne incontro Gianfranco che mi fornì un suo vecchio RX autocostruito a doppia conversione un po’ sordo e instabile ma fu l’inizio dei miei ascolti. Così a fine gennaio 1963 iniziai a scrivere i miei ascolti sul log di stazione dapprima in 40m poi anche in 20m. Iniziai ad inviare le mie prime Qsl (simile a quella di Michele I5MIK) e dalla primavera partecipai a qualche Contest nazionale SWL.
Con il passare delle settimane sentivo avvertivo l’attrazione verso il DX e così sempre più ascoltavo in 20m e talvolta anche in 15m. Di notte stavo nella mia stanzina illuminata solo dalla tenue luce della scala parlante del ricevitore con le cuffie alle orecchie. Mi giungevano segnali dalle Americhe e mi emozionavo nell’udire quelli voci oltre Oceano in Inglese, Spagnolo, Portoricano. Allora non esistevano i cellulari e Internet, quelle voci lontane facevano sognare.
Nell’estate iniziai una corrispondenza con un SWL inglese Paul ISWL G10706. Tuttora ho il piacere di scambiare notizie con Paul, ora G4NTT, non più per posta normale ma per e-mail!
Intanto la mia soffitta era diventata una piccola officina anche se con strumenti di fortuna. Non era facile piegare e forare l’alluminio per l’alloggiamento degli zoccoli delle valvole in quelle condizioni ma con pazienza, trapano e tanta lima riuscivo nell’intento. Devo riconoscere che la manualità acquisita sin da
ragazzo mi fu molto utile negli anni futuri nel mio lavoro di chirurgo ortopedico!! Così parallelamente agli ascolti mi dedicavo ai primi montaggi: una radio per Onde Medie, amplificatori di BF, Grid Dip e così via. Le mie conoscenze progredivano aiutate sempre dai preziosi consigli di Gianfranco. Come non ricordare le volte che mi chiedeva di accompagnarlo a Firenze da Paoletti Ferrero, il cosiddetto “Mercante Saraceno”che allora aveva un piccolissimo negozio in via Folco Portinari dietro il Duomo. Le pareti erano ricoperte da cataste di apparecchi militari surplus che i più esperti, e Gianfranco era uno di questi, riadattavano per le esigenze radiantistiche. Ho ancora nel naso il caratteristico odore che pervadeva quella stanza. Vedere tutti quegli oggetti, bobine di AF, valvole di ogni tipo, condensatori variabili per trasmissione era uno stimolo grandissimo. Piano piano iniziai a montare i primi oscillatori per Alta Frequenza fino a costruirmi un piccolo trasmettitore con una 6V6 finale modulata da una EL34. Così venne il gran giorno: un pomeriggio ascoltai il Qso fra Gianfranco e Mario (I5ESR) sempre della mia città a non più di 2Km di
distanza. Provai a chiamare e quale fu la mia emozione quando mi risposero. Non dissi molte cose in quanto mi tremava la voce, era “micropanico”. Questa esperienza però ruppe il ghiaccio. Lasciai la fonia e provai a trasmettere con quei pochi Watt in telegrafia in 20m. Cercavo le stazioni che facevano CQ e
acquisirne il nominativo risultò abbastanza facile. Progressivamente riuscii a capire tutto il Qso. Provavo a chiamare queste stazioni con il nominativo I1ESR (grazie Mario) e così feci molti collegamenti con tante stazioni europee. Questo esercizio mi permise di esercitarmi in telegrafia in vista dell’esame per la
Patente di Radioperatore. Inoltre anche molti dei miei ascolti di SWL erano relativi alla telegrafia, modo di emissione che da allora ho sempre esercitato.
Nell’estate iniziai una corrispondenza con un SWL inglese Paul ISWL G10706. Tuttora ho il piacere di scambiare notizie con Paul, ora G4NTT, non più per posta normale ma per e-mail!
Intanto la mia soffitta era diventata una piccola officina anche se con strumenti di fortuna. Non era facile piegare e forare l’alluminio per l’alloggiamento degli zoccoli delle valvole in quelle condizioni ma con pazienza, trapano e tanta lima riuscivo nell’intento. Devo riconoscere che la manualità acquisita sin da
ragazzo mi fu molto utile negli anni futuri nel mio lavoro di chirurgo ortopedico!! Così parallelamente agli ascolti mi dedicavo ai primi montaggi: una radio per Onde Medie, amplificatori di BF, Grid Dip e così via. Le mie conoscenze progredivano aiutate sempre dai preziosi consigli di Gianfranco. Come non ricordare le volte che mi chiedeva di accompagnarlo a Firenze da Paoletti Ferrero, il cosiddetto “Mercante Saraceno”che allora aveva un piccolissimo negozio in via Folco Portinari dietro il Duomo. Le pareti erano ricoperte da cataste di apparecchi militari surplus che i più esperti, e Gianfranco era uno di questi, riadattavano per le esigenze radiantistiche. Ho ancora nel naso il caratteristico odore che pervadeva quella stanza. Vedere tutti quegli oggetti, bobine di AF, valvole di ogni tipo, condensatori variabili per trasmissione era uno stimolo grandissimo. Piano piano iniziai a montare i primi oscillatori per Alta Frequenza fino a costruirmi un piccolo trasmettitore con una 6V6 finale modulata da una EL34. Così venne il gran giorno: un pomeriggio ascoltai il Qso fra Gianfranco e Mario (I5ESR) sempre della mia città a non più di 2Km di
distanza. Provai a chiamare e quale fu la mia emozione quando mi risposero. Non dissi molte cose in quanto mi tremava la voce, era “micropanico”. Questa esperienza però ruppe il ghiaccio. Lasciai la fonia e provai a trasmettere con quei pochi Watt in telegrafia in 20m. Cercavo le stazioni che facevano CQ e
acquisirne il nominativo risultò abbastanza facile. Progressivamente riuscii a capire tutto il Qso. Provavo a chiamare queste stazioni con il nominativo I1ESR (grazie Mario) e così feci molti collegamenti con tante stazioni europee. Questo esercizio mi permise di esercitarmi in telegrafia in vista dell’esame per la
Patente di Radioperatore. Inoltre anche molti dei miei ascolti di SWL erano relativi alla telegrafia, modo di emissione che da allora ho sempre esercitato.
Nel 1964 iniziò un interesse per le VHF e così anche io costruii alcuni superreattivi con i quali ascoltavo la banda aereonautica. Come antenna usavo una semplice 2 el. autocostruita sorretta da un manico di scopa. Sotto le direttive di Gianfranco montai un bel convertitore a valvole riadattando un vecchio apparato. Il mio ricevitore non andava bene sui 10 m. (frequenza di conversione) e allora mi dotai di un vecchio AC14 e così la mia stazione si arricchiva. Con questa semplice apparecchiatura seguii il Contest VHF in Luglio.
Intanto a Maggio avevo sostenuto l’esame per la Patente di Radioperatore. Ce la feci alla prima prova: per la parte teorica ci chiesero tante formule ma dette una mano a tutti I1ZIE di Livorno, invece allora la prova difficile era la telegrafia. In ricezione me la cavai bene, ebbi solo alcune incertezze in trasmissione in quanto non ero abituato a quel tasto ma per il Maresciallo esaminatore era sufficiente. Ovviamente ero felicissimo, sentivo di appartenere ancora più alla famiglia dei radioamatori ma purtroppo avrei dovuto aspettare 1 anno per avere la Licenza in quanto non avevo ancora 18 anni.
Intanto a Maggio avevo sostenuto l’esame per la Patente di Radioperatore. Ce la feci alla prima prova: per la parte teorica ci chiesero tante formule ma dette una mano a tutti I1ZIE di Livorno, invece allora la prova difficile era la telegrafia. In ricezione me la cavai bene, ebbi solo alcune incertezze in trasmissione in quanto non ero abituato a quel tasto ma per il Maresciallo esaminatore era sufficiente. Ovviamente ero felicissimo, sentivo di appartenere ancora più alla famiglia dei radioamatori ma purtroppo avrei dovuto aspettare 1 anno per avere la Licenza in quanto non avevo ancora 18 anni.
Naturalmente continuavo la mia attività di SWL partecipando a Contest nazionali HF con risultati lusinghieri piazzandomi fra i primi posti ma ormai agognavo la tanto sospirata licenza.
L’anno 1965 portò molte novità. Ero stato eletto Segretario della Sezione con Presidente Franco I1DCE. Iniziò il periodo dei
Contest VHF in portatile ma di questo ne parlerò in un capitolo a parte. Nel tempo libero dagli studi, ero uno studente liceale, mi dedicavo a preparare la stazione, all’attività di Sezione, ai Contest con Gianfranco e ad una attività di SWL che andava però esaurendosi in quanto dal mese di Aprile attendevo ogni giorno la Licenza dal Ministero.
Mi ero costruito il trasmettitore per AM e CW con una classica 807 finale con un modulatore prestatomi gentilmente da Gianfranco in modo da essere pronto al momento della Licenza. Finalmente arrivò e dal 1 Luglio ero I1JFG Il 10 Luglio iniziai i primi Qso con il mio nominativo quasi esclusivamente in 20m fonia. Con la poca potenza e la W0WO come antenna collegavo solo stazioni
europee. Il mio vecchio ricevitore non era all’altezza per la telegrafia, ne sentivo la mancanza. A metà Agosto comprai (a poco prezzo viste le mie condizioni di studente) da Ilio I1LCC il Geloso G209. Il salto fu grande. Da quel momento la mia attività si svolse quasi esclusivamente in CW dove avevo una maggior possibilità di fare buoni collegamenti.
Mi ero costruito un piccolo trasmettitore in VHF ma solo per Qso locali.
A Febbraio 1966 misi sul tetto una Ground Plane solo per i 20m. La differenza fu davvero notevole, da quel momento i collegamenti DX (sempre in CW) divennero quasi giornalieri, la Domenica mattina presto ai miei CQ rispondevano molte stazioni W6 e W7.
Il mio Log si riempiva progressivamente di tanti DX ma trasmettere solo in 20m non mi era più sufficiente e a Giugno misi anche una Inverted V per i 40m e a Settembre una 10 el. per i 2m.
L’anno 1965 portò molte novità. Ero stato eletto Segretario della Sezione con Presidente Franco I1DCE. Iniziò il periodo dei
Contest VHF in portatile ma di questo ne parlerò in un capitolo a parte. Nel tempo libero dagli studi, ero uno studente liceale, mi dedicavo a preparare la stazione, all’attività di Sezione, ai Contest con Gianfranco e ad una attività di SWL che andava però esaurendosi in quanto dal mese di Aprile attendevo ogni giorno la Licenza dal Ministero.
Mi ero costruito il trasmettitore per AM e CW con una classica 807 finale con un modulatore prestatomi gentilmente da Gianfranco in modo da essere pronto al momento della Licenza. Finalmente arrivò e dal 1 Luglio ero I1JFG Il 10 Luglio iniziai i primi Qso con il mio nominativo quasi esclusivamente in 20m fonia. Con la poca potenza e la W0WO come antenna collegavo solo stazioni
europee. Il mio vecchio ricevitore non era all’altezza per la telegrafia, ne sentivo la mancanza. A metà Agosto comprai (a poco prezzo viste le mie condizioni di studente) da Ilio I1LCC il Geloso G209. Il salto fu grande. Da quel momento la mia attività si svolse quasi esclusivamente in CW dove avevo una maggior possibilità di fare buoni collegamenti.
Mi ero costruito un piccolo trasmettitore in VHF ma solo per Qso locali.
A Febbraio 1966 misi sul tetto una Ground Plane solo per i 20m. La differenza fu davvero notevole, da quel momento i collegamenti DX (sempre in CW) divennero quasi giornalieri, la Domenica mattina presto ai miei CQ rispondevano molte stazioni W6 e W7.
Il mio Log si riempiva progressivamente di tanti DX ma trasmettere solo in 20m non mi era più sufficiente e a Giugno misi anche una Inverted V per i 40m e a Settembre una 10 el. per i 2m.
Intanto nel mondo si andava sempre più affermando la SSB. Ricordo le proteste di vecchi OM in 40m affezionati alla modulazione della AM che non volevano passare al nuovo sistema. All’inizio mi trovai in difficoltà in quanto non avevo le possibilità di acquistare un apparato SSB e del resto non volevo rinunciare ad un modo di emissione che capivo essere migliore soprattutto per i collegamenti DX e poi si sa un giovane è più aperto alle novità. Trovai la soluzione costruendo un nuovo finale con 2 valvole 807 incontrofase per eliminare la portante, era la DSB e funzionò molto bene. Il 5 Novembre ci fu l’episodio dell’alluvione di Firenze e anche questo merita un capitolo a parte.
Nel 1967 l’attività radio subì una netta riduzione in quanto ero impegnato nella preparazione dell’esame di maturità scientifica, ci furono 2 mesi di stop totale fino all’ultima settimana di Luglio (allora l’esame occupava quasi tutto Luglio). Superato questo scoglio mi ritrovai con le giornate libere da ogni impegno di studio e rilanciai l’attività radio alla grande. Al solito mi venne incontro Gianfranco che mi cedette l’SB7M, un vero trasmettitore SSB: ora ero veramente al passo dei tempi.
Nell’Autunno la mia vita cambiò radicalmente, mi ero iscritto all’Università alla facoltà di Medicina e così quasi tutti i giorni andavo a Firenze a frequentare le lezioni. Continuavo a trasmettere come al solito con la partecipazione ai Contest in 2m. In agosto del 1968 sostituii la inverted V con la G5RV ma mi resi conto che il periodo più spensierato era finito per sempre. Dovevo pensare agli studi, al mio futuro e il tempo per lo svago si era molto ridotto e di conseguenza il Log si riempiva molto lentamente.
Nell’Aprile 1970 sostituii la Ground Plane per i 20m con una tribanda “a canne d’organo” per usufruire anche dei 15 e 10m. Nei periodi di esame (duravano anche mesi) ero in totale QRT per poi riprendere un po’ di attività nei momenti più tranquilli. Intanto in Italia erano state introdotte le Call Area e così dal 1Maggio 1971 ero I5JFG.
Nel 1967 l’attività radio subì una netta riduzione in quanto ero impegnato nella preparazione dell’esame di maturità scientifica, ci furono 2 mesi di stop totale fino all’ultima settimana di Luglio (allora l’esame occupava quasi tutto Luglio). Superato questo scoglio mi ritrovai con le giornate libere da ogni impegno di studio e rilanciai l’attività radio alla grande. Al solito mi venne incontro Gianfranco che mi cedette l’SB7M, un vero trasmettitore SSB: ora ero veramente al passo dei tempi.
Nell’Autunno la mia vita cambiò radicalmente, mi ero iscritto all’Università alla facoltà di Medicina e così quasi tutti i giorni andavo a Firenze a frequentare le lezioni. Continuavo a trasmettere come al solito con la partecipazione ai Contest in 2m. In agosto del 1968 sostituii la inverted V con la G5RV ma mi resi conto che il periodo più spensierato era finito per sempre. Dovevo pensare agli studi, al mio futuro e il tempo per lo svago si era molto ridotto e di conseguenza il Log si riempiva molto lentamente.
Nell’Aprile 1970 sostituii la Ground Plane per i 20m con una tribanda “a canne d’organo” per usufruire anche dei 15 e 10m. Nei periodi di esame (duravano anche mesi) ero in totale QRT per poi riprendere un po’ di attività nei momenti più tranquilli. Intanto in Italia erano state introdotte le Call Area e così dal 1Maggio 1971 ero I5JFG.
Nella vita ci sono periodi di alti e bassi, venne un momento complesso e difficile. Gli ultimi anni di Università, la Tesi, la Laurea, il militare, il matrimonio con conseguente cambio di casa, l’inizio del lavoro in Ospedale. Da metà 1972 alla metà del 1975 la radio era come se non esistesse. Poi, una volta assestato il tutto, ecco che la voglia ritorna ma non avevo più il tetto tutto mio, ora abitavo al 3° piano di un palazzo di 6 piani.
Pur di fare qualcosa legai un piccolo dipolo al terrazzo con il cavo che attraversava l’appartamento e che dovevo rimuovere quando cessavo. Era una bella fatica ma con questo riuscivo a collegare tutta l’Europa in telegrafia: era meglio di niente ma ci voleva una bella costanza. Questo durò fino al mese di Ottobre 1977 quando potei rimettere la vecchia Ground Plane per i 20m sul tetto del palazzo. Ero ritornato a buoni livelli in quanto una verticale così alta aveva una resa notevole e così la mia attività si intensificò molto.
A Febbraio 1978 mi feci un regalo e del resto lavoravo e me lo potevo permettere: comprai il Drake R4C. Era un grande ricevitore, ascoltare la telegrafia era un piacere, era stabilissimo, un vero gioiello per quei tempi. L’attività DX aumentò, io e Giovanni I5JHW scorrevamo la banda aiutandoci a vicenda alla ricerca di stazioni rare che bisognava andare a cercarcele in quanto allora non esisteva il Cluster. Le prestazioni aumentarono con l’aggiunta di un Lineare il FL2100 e poco dopo sostituii l’antenna con la vecchia Ground Plane a 3 gamme. Poco dopo cambiai l’SB7M con il FLDX500. La successiva aggiunta di un Dipolo caricato per 40 e 80m mi permise di fare il Contest Italiano. Coprivo in pratica tutte le gamme. Potei partecipare a Contest WPX e ARRL IARU CQ sia in SSB che CW. Fu indubbiamente un periodo di grande attività e soddisfazioni. Collezionai facilmente i più importanti Diplomi: DXCC, WPX, CQ, WAZ, WAS.
Pur di fare qualcosa legai un piccolo dipolo al terrazzo con il cavo che attraversava l’appartamento e che dovevo rimuovere quando cessavo. Era una bella fatica ma con questo riuscivo a collegare tutta l’Europa in telegrafia: era meglio di niente ma ci voleva una bella costanza. Questo durò fino al mese di Ottobre 1977 quando potei rimettere la vecchia Ground Plane per i 20m sul tetto del palazzo. Ero ritornato a buoni livelli in quanto una verticale così alta aveva una resa notevole e così la mia attività si intensificò molto.
A Febbraio 1978 mi feci un regalo e del resto lavoravo e me lo potevo permettere: comprai il Drake R4C. Era un grande ricevitore, ascoltare la telegrafia era un piacere, era stabilissimo, un vero gioiello per quei tempi. L’attività DX aumentò, io e Giovanni I5JHW scorrevamo la banda aiutandoci a vicenda alla ricerca di stazioni rare che bisognava andare a cercarcele in quanto allora non esisteva il Cluster. Le prestazioni aumentarono con l’aggiunta di un Lineare il FL2100 e poco dopo sostituii l’antenna con la vecchia Ground Plane a 3 gamme. Poco dopo cambiai l’SB7M con il FLDX500. La successiva aggiunta di un Dipolo caricato per 40 e 80m mi permise di fare il Contest Italiano. Coprivo in pratica tutte le gamme. Potei partecipare a Contest WPX e ARRL IARU CQ sia in SSB che CW. Fu indubbiamente un periodo di grande attività e soddisfazioni. Collezionai facilmente i più importanti Diplomi: DXCC, WPX, CQ, WAZ, WAS.